KAFKA
impressioni

Adattamento e regia di
Roberto Zorzut

Una messinscena, coreutica e coreografica, in cui il sistema parola, movimento, suono, immagine e musica puntano ad una stilizzazione che consenta di penetrare profondamente il testo Kafkiano, cercando di trasmetterne non solo le atmosfere ma anche la profonda emozionalità.
Pochi elementi mobili, diventano asse portante della performance, creando un gioco di specchi tra K. (alter ego di Kafka) ed il pubblico; in una commistione che è parte di un lavoro di 'fusione' e contaminazione fra arti performative differenti prosa, danza, multimedia.
Questi i cardini dello spettacolo che, prendendo spunto da i principali racconti, nonché dalla sua breve ma psicologicamente intensa biografia, punta a mettere in luce alcuni degli aspetti più oscuri dell'opera dell'autore praghese. Aspetti talvolta trascurati a favore del tema centrale e più immediato della sua opera, cioé quello dell'angosciosa condizione dell'uomo nella società contemporanea. Attraverso un percorso che si snoda tra il grottesco, l'ironia, l'assurdità dell'ineluttabile, l'inutilità dell'agire, si è voluto rompere con gli schemi usuali di rappresentazione teatrale, proponendo uno spettacolo in cui l'attore, è protagonista e spettatore; al centro di tutto il lavoro, ma a fianco dello spettatore vero, "passivo", e capace di trasportarlo, accompagnandolo, nel vortice della vicenda narrativa stessa.